Bodzia: il cimitero dell’elite dall’inizio dello Stato polacco.

Lezione seminariale del Prof. Andrej Buko – direttore dell’istituto di Archeologia ed Etnologia dell’Accademia Polacca delle scienze (Varsavia).

Inteverrenno: prof. Mauro Menichetti – Direttore DISPAC; Rosa Fiorillo e Paolo Peduto – Università di Salerno

Un cimitero vichingo di mille anni fa scoperto nei pressi del villaggio di Bodzia, nella Polonia centrale.
Gli scavi si sono svolti dal 2007 al 2009 ed hanno restituito 57 tombe. I riti funebri riscontrati nelle sepolture erano piuttosto mescolati: riti scandinavi, slavi, propri delle tradizioni morave e bizantine.
Ad attirare l’attenzione degli archeologi, in particolare, è stata la tomba di un giovane guerriero di circa 25 anni, sepolto in posizione fetale, con una spada d’argento che rievoca le tradizioni vichinghe. Gli oggetti ritrovati nella tomba suggeriscono l’origine dell’uomo dalla Rus’ di Kiev, uno stato che finì per disintegrarsi nel XIII secolo. Probabilmente l’uomo seppellito con la sua spada era stato reclutato da uno dei capi della Rus’ di Kiev.
Accanto al giovane guerriero sono stati trovati i resti di una giovane donna, che tradiscono la sua morte violenta, forse in occasione di un sacrificio rituale. Anche le bare hanno attratto l’attenzione degli studiosi. Un terzo delle bare sono in legno.
Nel cimitero è chiaramente stata sepolta l’élite locale.

Giovedì 27 Marzo – dalle ore 10.30
Aula dei dottorati (ex DILAM) – Università di Salerno. Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale

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